Sono Michela e vi do il benvenuto a Palazzo Pellanda, da più di mezzo secolo di proprietà della mia famiglia, che si trova in Via Galletti, 72 nella famosa “D come Domodossola”!
Il palazzo è stato costruito a metà dell’800 e pur avendo avuto una ristrutturazione nel 1993 racchiude in sé la sua costruzione antica.
Non sono solo appartamenti…
a Palazzo Pellanda potete ammirare il lavoro degli artigiani di due secoli fa!
Già dall’ingresso potrete osservare i portoni in legno di castagno con le loro maniglie in ottone ed entrando nel palazzo, i soffitti alti perché nell’800 l’illuminazione con candele e lumi ad olio obbligava i lampadari ad una certa distanza dal soffitto.
Non c’è l’ascensore ma una bellissima scala originale di “beula” antica (tipico sasso delle nostre cave ossolane), maestosa e imponente che permette di raggiungere gli appartamenti al primo e al secondo piano.
I muri in sasso spessi 50 centimetri fanno da isolante. Nell’800 non esisteva il cemento armato e il sasso era tra i materiali più disponibili per costruire e allo stesso tempo mantenere in modo naturale la diversità di temperatura tra l’estate e l’inverno.
Le ringhiere della scala e dei balconi sono stati realizzati rigorosamente a mano da esperti fabbri.
Ma il vero patrimonio architettonico di questo palazzo è il tetto.
Realizzato esclusivamente con la “pioda” ossolana, pietra originaria di questo territorio che i grandi maestri artigiani semplicemente appoggiavano al tavolato in legno senza ancorarlo. Nessuna pioda veniva buttata ma sovrapposte una sull’altra con equilibrio e precisione senza permettere l’infiltrazione dell’acqua all’interno della casa ma l’acqua piovana viene indirizzata tutta verso i canali. Grande Maestria!
L’immagine sottostante è l’opera d’arte di Federico Ashton (Milano 1836 – Passo del Sempione 1904), soprannominato “il pittore delle montagne”.
L’opera intitolata “Veduta di Domodossola” è stata dipinta nel 1878 e oggi custodita presso il municipio di Domodossola.
La veduta riprodotta è stata effettuata dal Sacro Monte Calvario, volgendo lo sguardo verso nord. Il dipinto rappresenta la città e si riconosce sulla sinistra l’imponente mole del Collegio Rosmini, il cimitero in basso al centro e i campanili della Madonna della Neve e dietro della chiesa parrocchiale SS. Gervasio e Protasio.
Nella parte centrale del quadro si può catturare l’immagine di Palazzo Pellanda
La città di Domodossola ha cambiato aspetto e oggi appare con una fotografia differente. Molti palazzi ma fortunatamente ancora una bella pianura, con tanti spazi verdi, circondata dalle sue montagne ancora incontaminate.
Palazzo Pellanda è stato ristrutturato nel 1993 mantenendo lo stile originale ma facendo migliorie in stile moderno. Negli appartamenti controsoffitto in cartongesso, serramenti con doppi vetri, riscaldamento autonomo e autoradio nel muro in filodiffusione.
Arredati nel corso degli anni in modo semplice ma con l’attenzione ai particolari per offrire al turista un soggiorno piacevole con ogni confort di una “seconda casa”. Questo il motivo dello slogan “Il piacere di sentirsi a casa”! Gli ospiti che ritornano mi dicono che si sentono come a casa loro ma con i confort di un albergo… pulizie giornaliere, rifacimento del letto, cambio asciugamani, colazione pronta con il profumo di caffè e brioches fresche!
E poi un grande giardino, fiori, alberi e un laghetto con i pesci. Un gazebo dove viene servita una ricca colazione dolce e salata, salotti e lettini con ombrelloni per prendere il sole e fare due chiacchere. Il luogo ideale per i più piccoli che si possono divertire in tutta sicurezza in un’area attrezzata con scivolo, tappeto elastico e giochi.
Insomma a Palazzo Pellanda a Domodossola è il luogo ideale per riposarsi, rigenerarsi e scoprire le bellezze dell’Ossola e delle sue Valli.